Analisi prevenzione insolvenze
Quaderno AIAF
n. 121
Modelli di analisi finanziaria per la prevenzione delle insolvenze
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Modelli di analisi finanziaria per la prevenzione delle insolvenze

15.00

Informazioni aggiuntive

Argomenti

Analisi prevenzione insolvenze

Anno

2005

Autori

Gruppo di lavoro Aiaf
Antonella Simone, (Coordinatrice,socia Aiaf) Senior Underwriter Atradius Kreditversicherung AG
Stefano Aldovisi, (Socio Aiaf) Partner ADZ Morison§
Pierangelo Buffa, (Socio Aiaf) Ras Asset Management
Pierpaolo Grillo, (Socio Aiaf) Controller Symphonia Sim
Nicolò Nunziata, (Socio Aiaf) Responsabile Strategie e Analisi Equity JC & Associati
Alfonso Scarano, (Socio Aiaf) Amministratore Delegato Finanalitica
Alessandra Tami, Prof. associato cattedra di Metodologie e Determinazione Quantitative di Azienda Università Milano Bicocca
Mario Venturini, (Socio Aiaf) Consulente di Direzione per la Gestione d’Impresa StefanoVolante (Socio Aiaf) Consulente di una primaria società di Consulenza di Direzione

Hanno collaborato inoltre
Armando Pugno, (Socio Aiaf) Ufficio Corporate Banca Popolare di Vicenza, coautore delle note sul Montecarlo Forward-looking Model
Emanuela Tilotta, Dottoressa in Economia e Commercio, la cui tesi di laurea, relatore la prof.ssa Alessandra Tami, è servita da riferimento per lo sviluppo del test dello ZScore di Altman

 

PRESENTAZIONE

Questo studio ha l’ambizioso obiettivo di fornire una guida alla previsione delle situazioni d’insolvenza, intendendo per “stato d’insolvenza”, la condizione patologica di un’impresa, non più in grado di far fronte regolarmente alle proprie obbligazioni. Nell’ultimo decennio si è assistito al proliferare di modelli per la valutazione delle aziende ed in particolare del rischio di credito, in pratica, modelli di analisi finanziaria applicati alla previsione delle insolvenze.

Pertanto, si è ritenuto opportuno fornire, innanzitutto, un quadro il più possibile aggiornato – pur senza pretese di esaustività – sugli sviluppi dei modelli in questione, in modo da definire lo stato dell’arte e la validità di tali modelli, con lo scopo ultimo di individuare una metodologia selettiva di scelta e di utilizzo.

In via empirica, per contro, è stato condotto un test sul solo modello di Altman, che di certo non è fra i più recenti (risale al 1968), ma che, oltre a rappresentare uno degli strumenti econometrici più noti della teoria previsionale, si caratterizza per un notevole grado di relativa semplicità e facilità d’impiego. Il modello di Altman è stato applicato, con ottimi riscontri, su un campione di 16 imprese del settore metalmeccanico, dichiarate fallite dal Tribunale di Milano negli anni 2002 e 2003.

L’applicazione è stata poi estesa ad un campione di aziende sane, dando vita ad una serie di riflessioni conclusive, che evidenziano il peso degli elementi qualitativi come discriminante per l’analisi.

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