Valutazione
Quaderno AIAF
n. 114
La valutazione delle imprese bancarie: un approfondimento del metodo EVA
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La valutazione delle imprese bancarie: un approfondimento del metodo EVA

15.00

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Argomenti

Valutazione

Anno

2003

Gruppo di Studio

Fabio Fedel, (Coordinatore) Amministratore Delegato,ASSI – Ambrosetti Stern Stewart Italia; Socio Aiaf
Elio Berti, responsabile Capital Allocation & Risk Management, UniCredito Italia
Marcello Bredice, Business Director Development, Stone
Marco Cavalieri, Financial Sector Analyst, Banca Akros
Sergio Ciaramella, Equity Analyst, Centrosim Luca Comi Responsabile Ufficio Studi Eptasim, Socio Aiaf
Matteo Ghilotti, Responsabile Ufficio Studi, Euromobiliare Sim, Socio Aiaf
Gerardo Pecoriello, Responsabile Practice Banche e Assicurazioni,Ambrosetti, Associato Aiaf
Elena Perini, Equity Research Analyst, Eptasim
Giovanni Razzoli, Responsabile Ufficio Studi, Euromobiliare Sim
Michele Zannini, Analyst ASSI – Ambrosetti Stern Stewart Italia


INTRODUZIONE

Muovendo dalla consapevolezza che anche l’attività bancaria va sempre più orientandosi verso il principio primo della “massimizzazione del valore per gli azionisti”, la realizzazione di questo documento conferma l’intenzione del Gruppo di Lavoro a proseguire l’attività di approfondimento finora svolta dall’AIAF in tema di creazione di valore.

Dopo la pubblicazione dei contributi “Economic Value Added (E.V.A.): principi teorici, Quaderno n.° 90”, e “L’applicazione del modello EVA (Economic Value Added) alle Compagnie di Assicurazione, Quaderno n.° 103”, lavoro si prefigge di approfondire le peculiarità dell’applicazione del metodo EVA® al settore bancario.

Il documento si articola in cinque parti principali:

  • Nella prima parte si passano in rassegna le varie metodologie individuate dalla prassi professionale per la valutazione delle banche, che sono andate consolidandosi nel tempo, sia per la determinazione del valore del capitale economico al fine di calcolare obiettivi di prezzo sul mercato secondario, sia per la definizione del valore in occasione di operazioni di finanza straordinaria (fusioni, acquisizioni, nuovi collocamenti in borsa);
  • Successivamente si approfondisce la tematica della valutazione del capitale economico con il metodo EVA® e si individuano tre approcci alternativi di utilizzo: quello tradizionale, secondo cui il valore dell’impresa bancaria si ottiene come somma del capitale investito netto e dei flussi futuri attualizzati di EVA®, l’approccio di mercato capace di scomporre il valore del capitale osservato sul mercato in quelle che sono le aspettative di creazione di valore secondo un approccio che, formalizzando il legame esistente tra il market value e la misura operativa della performance, ne facilita la comprensione e quindi la gestione; l’approccio dei multipli EVA® incentrato nel legare la valutazione d’impresa al suo livello dimensionale e alla performance operativa di creazione di valore.
  • Nella terza parte del documento, si focalizza l’attenzione sull’analisi della metrica EVA® sia sotto il profilo teorico, sia applicativo, con particolare riguardo a quelle applicazioni in campo bancario, che richiedono – come noto – modifiche e adattamenti significativi rispetto all’impostazione originaria, data l’operatività caratteristica delle banche molto diversa rispetto a quella delle imprese industriali o commerciali. Vengono così passate in rassegna tutte le componenti che compaiono nell’equazione del EVA® con le loro implicazioni tecnico – contabili.
  • La quarta parte del lavoro è dedicata all’analisi delle modalità con cui il Gruppo UniCredito Italiano applica le logiche EVA per misurare la propria performance. Sono così evidenziate le modalità con le quali si perviene alla determinazione delle componenti necessarie al processo di valorizzazione del capitale economico del Gruppo UniCredito Italiano.
  • La quinta ed ultima parte tratta la relazione esistente tra “misurazione” del valore creato dall’impresa e la “capacità” dell’impresa stessa di continuare a creare valore in futuro, tenendo conto che se la misurazione attiene al corretto utilizzo e alla valutazione degli elementi che costituiscono il NOPAT, il capitale impiegato ed i suoi costi relativi, la capacità di creare valore risiede nella struttura e nella combinazione degli elementi che li generano (driver tangible e intangible del valore).
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