Fiscalità
Quaderno AIAF
n. 165
La continuita’ aziendale: salvaguardia ed importanza nella gestione al fine della creazione
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La continuita’ aziendale: salvaguardia ed importanza nella gestione al fine della creazione

15.00

Categoria:

Informazioni aggiuntive

Argomenti

Fiscalità

Anno

2015

Gruppo di Lavoro di AIAF

Il monitoraggio della Continuità aziendale, interessi coinvolti e responsabilità presenti 

Socio Responsabile GdL
Emanuela Fusa

Autori
Osvaldo Angeretti
Dottore Commercialista, Socio AIAF

 Emanuela Fusa
Dottore Commercialista, pubblicista, Studio di Finanza e Fiscalità, Socio AIAF

Tiziana Anna Ghiotto
Dottore Commercialista

Fabio Ghiselli
Direttore Servizio Fiscale Italmobiliare S.p.A., Dottore Commercialista e Revisore legale

 

Premessa: gli aspetti sostanziali della continuità aziendale

Generalmente quando si tratta il presupposto della continuità aziendale si è soliti considerarne i riflessi nella predisposizione del bilancio e nel relativo controllo contabile (revisione e certificazione del bilancio).

Così la continuità aziendale viene considerata, in modo diretto ed indiretto nel Codice Civile, nei principi contabili nazionali, internazionali IAS/Ifrs, nelle raccomandazioni della Consob, nonché dall’ABI e dall’ISVAP, dai principi di revisione, ecc..

Ma se riflettiamo un secondo sul fatto che il bilancio altro non è che un documento contabile dove il linguaggio dei numeri sostanzialmente vuole “fotografare” la situazione aziendale in un dato periodo cui il documento si riferisce, non si può non cogliere il significato più profondo della continuità aziendale ed il suo stretto legame con l’analisi.

Il tema della continuità aziendale sostanzialmente considera la capacità dell’impresa a continuare ad operare in funzionamento; è questo l’aspetto fondamentale che occorre analizzare: capire se attraverso lo svolgimento dell’attività operativa l’impresa genera e potrà generare risorse utili per il suo perdurare nel tempo.

La produzione delle risorse deve essere tale da soddisfare in primis gli investitori soggetti che conferiscono i mezzi necessari perché l’attività aziendale possa essere avviata e che, comunque, dovrebbero poterla sostenere durante il suo svolgimento.

Non si deve infatti mai dimenticare, pur considerando gli altri riflessi che le sono propri a causa del contesto in cui si trova ad operare e delle relazioni che la caratterizzano, che l’impresa altro non è che un investimento e nessun soggetto, generalmente, impiega le proprie risorse senza averne un congruo profitto.

Quindi le possibilità che l’azienda ha di continuare nel tempo sono sostanzialmente legate alle risorse disponibili ed alla loro produttività.

Questi aspetti rappresentati da numeri effettivi e previsionali (il linguaggio contabile) devono essere osservati dall’analista per capire e valutare per tempo la presenza o meno del presupposto della continuità aziendale.

Solo dopo l’analisi, le informazioni sul presupposto della continuità aziendale devono essere opportunamente divulgate a tutti i soggetti che nell’impresa hanno qualche interesse e ciò deve necessariamente avvenire attraverso una corretta predisposizione del bilancio.

Con questo Quaderno si è così cercato di fornire alcuni spunti e riflessioni pratiche sul tema della continuità aziendale quale elemento che dovrebbe emergere dall’analisi ai fini dell’informativa utile alla predisposizione del bilancio, focalizzando anche l’attenzione sulle conseguenze pratiche nelle situazioni critiche che possono portare l’impresa ad utilizzare le procedure concorsuali.

 

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