Settore elettrico, evoluzione
Quaderno AIAF
n. 148
Il prossimo futuro dell’Energy Generation in Europa
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Il prossimo futuro dell’Energy Generation in Europa

15.00

Categoria:

Informazioni aggiuntive

Argomenti

Settore elettrico, evoluzione

Anno

2010

Rapporto della Commissione
Analisi Equity (Fondamentale e tecnica)

 Consigliere referente
Alfonso Scarano

Gruppo di lavoro Aiaf:
Socio Responsabile
Tatjana Eifrig, Analista Finanziario, Banca Finnat, Socio Aiaf

Autori:

Daniele Cappellini, Portfolio Manager, Banca Finnat
Giuseppe Ciresi, Consulente in Finanza Aziendale
Gianluca Costantini, Banca Finnat, Socio Aiaf
Diego Riccardi, Dottorando di Ricerca, Banca Finnat, Ufficio Sviluppo Prodotti
Luca Spoldi, Analista Finanziario, Fondatore di 6inRete Consulting, Socio Aiaf
Alfonso Scarano,  Analista Finanziario indipendente, Socio Aiaf
Augusto Violi, Consulente, Socio Gruppo economisti impresa, Socio Aiaf
Laura Vitale, BNL – Gruppo BNP Paribas, Referente Rating Judgmental, Consigliere referente sezione Centro sud, Socio Aiaf

 

INTRODUZIONE

Il futuro del settore elettrico continua ad avere una fondamentale rilevanza economica e sociale per i moltiplicati legami internazionali. Lo sviluppo di un sistema elettrico sicuro ed efficiente è basilare per la crescita di ogni economia moderna. Il settore coinvolge non solo il mondo industriale e politico ma anche tutta la società civile, ognuno di noi, come cittadino. E, purtroppo, notiamo che spesso questo argomento viene utilizzato con fini di parte che offuscano o impediscono una visione imparziale, analitica e tecnica.

Con il presente Quaderno si tenta di dare una rappresentazione super-partes delle attuali problematiche del sistema a livello europeo. Nell’ultimo decennio il mercato dell’Energy Generation europeo sta vivendo importanti cambiamenti ed i vari Paesi hanno progressivamente trasformato i rispettivi mercati chiusi, quasi sempre caratterizzati da un monopolio di Stato, verso una apertura concorrenziale crescente, con l’auspicato, ma non del tutto scontato aumento della competitività, efficienza e diminuzione delle tariffe.

Proprio l’aumento della concorrenza, nelle intenzioni delle liberalizzazioni, doveva avere un immediato impatto positivo sul prezzo dell’energia, ma, essendovi molteplici fattori che influenzano il prezzo, un regime di concorrenza pare essere diventato un elemento necessario ma non sufficiente. Il perseverare nell’obiettivo di una sempre maggiore apertura alla concorrenza dei singoli mercati nazionali dovrebbe in futuro portare anche alla creazione di un completo mercato elettrico unico europeo. Alcuni passi importanti sono stati effettuati, ma la strada ancora da percorrere rimane lunga.

Il processo di liberalizzazione non ha riguardato l’intera filiera elettrica (produzione, importazione ed esportazione, trasporto, trasformazione, distribuzione e vendita) ma soltanto la produzione e la vendita. La trasmissione (ad alta-altissima tensione), invece, in quanto trattasi di una “essential facility”, continua ad essere gestita da un unico soggetto sotto il sostanziale controllo dallo Stato, anche al fine di garantire un accesso alla rete alle medesime condizioni per tutti gli operatori. Per ovvi motivi pratici e tecnici appare irrealistico che ogni produttore possa pensare di gestire una propria rete di trasmissione.
Il compito importante di chi detiene il controllo e la gestione della rete è di provvedere al corretto funzionamento della stessa (dimensionamento della capacità di trasmissione, manutenzione, gestione bilanciata ed efficiente delle quantità immesse in rete ed assorbite).

Lo scenario futuro annuncia anche lo sviluppo delle cosiddette “smart grid”, le nuove reti intelligenti ed anche l’eventuale realizzazione di un “super grid” europeo. In questa analisi abbiamo considerato, tra i Paesi Europei, Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna, in quanto rappresentativi delle diverse problematiche dell’attuale mercato e sostanziale baricentro dell’impianto elettrico europeo.

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