Private Equity
Quaderno AIAF
n. 141
Il Private Equity nelle crisi di impresa
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Il Private Equity nelle crisi di impresa

15.00

Categoria:

Informazioni aggiuntive

Argomenti

Private Equity

Anno

2009

Gruppo di lavoro:
Lorenzo Parrini (coordinatore), Partner Deloitte Financial Advisory Services, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, Professore a contratto Finanza Straordinaria – Facoltà di Economia Università di Firenze, Socio Aiaf

Partecipanti
Filippo Amidei,
Atlantis Partners Srl Valentina Assereto Consultant PricewaterhouseCoopers Advisory Srl
Jacopo Barontini, Director Deloitte Financial Advisory Services SpA
Francesco D’Angelo, Docente Diritto Commerciale Facoltà di Giurisprudenza Università Firenze, Avvocato
Giuseppe Di Napoli, Responsabile area consulenza finanziaria alle PMI Gecofin Srl, Socio Aiaf
Luca Giordano, Responsabile Advisory BNL, Socio Aiaf
Marco Grifoni, Assistant Director Deloitte Financial Advisory Services SpA, Socio Aiaf
Michele Gucci, Dottore Commercialista e Revisore contabile, Socio Aiaf Francesco Iannamorelli Senior Deloitte Financial Advisory Services SpA, Socio Aiaf
Rocco Moliterni, Professore Associato Economia e Gestione delle imprese e Docente di Turnaround Management Facoltà di Economia Università di Firenze
Alessandra Pontecorvo, Responsabile della logistica Di Domenico Srl Oliviero Roggi Professore Associato Finanza Aziendale e Finanza Straordinaria Facoltà di Economia Università di Firenze
Alfonso Scarano, Amministratore Delegato Finanalitica Srl, Socio Aiaf
Marianna Sorrente, Assistente Bilancio consolidato civilistico Menarini Industrie

Introduzione

Questo Quaderno vuole fornire una panoramica di un fenomeno ancora poco conosciuto nel mondo finanziario italiano e non ancora affrontato in maniera strutturata nella letteratura: l’intervento dei fondi di private equity nelle aziende in crisi.

In questi ultimi anni, all’interno del mercato italiano del private equity si sono ampliate le tipologie di investimento attraverso una sempre più diffusa presenza di operatori specializzati nei cosiddetti investimenti in “turnaround”, con l’obiettivo di cogliere le opportunità offerte dal rilancio di aziende in crisi o in ristrutturazione.

Alla luce dell’attuale crisi economicofinanziaria, tale fenomeno è di estrema rilevanza ed attualità e potrebbe conoscere un più deciso sviluppo, contribuendo al salvataggio o al rilancio delle tante società che versano in stato di crisi. In passato il mercato degli investimenti in turnaround è stato frenato da diversi fattori di ostacolo, quali:

  • la disciplina fallimentare, orientata più alla liquidazione che alla ristrutturazione delle aziende in crisi e priva quindi di meccanismi di protezione/incentivi per l’intervento di soggetti terzi interessati al rilancio;
  • la cultura imprenditoriale italiana, caratterizzata da una tendenza a ritardare l’emersione dello stato di crisi;
  • la mancanza di competenze specifiche nei fondi di private equity tradizionali;
  • il ritardo nello sviluppo del mercato italiano del private equity.

Negli ultimi anni si è assistito, però, alla crescita di questo mercato e per gli anni a venire ci si attende un probabile ulteriore sviluppo spinto non solo dalla particolare situazione contingente dell’economia, ma anche dalle novità introdotte dalla riforma della Legge Fallimentare, dalla maggior diffusione di operatori specializzati dotati delle competenze necessarie per investire con successo in investimenti a così alto rischio, dalla crescente competizione fra i fondi tradizionali di private equity e la minor leva finanziaria utilizzabile, che potranno spingere alcuni operatori a cercare alternative più redditizie in mercati con concorrenza minore.
L’obiettivo del Quaderno è dunque quello di offrire un’analisi di questo mercato e delle specificità che caratterizzano gli investimenti in situazioni di crisi e/o ristrutturazione (“special situations”) rispetto alle tradizionali forme di investimento in capitale di rischio. In particolare, il lavoro si focalizza sugli operatori cosiddetti “aggressive”.

È infatti possibile distinguere diverse categorie all’interno degli investitori specializzati in aziende in crisi a seconda della strategia adottata:

  • gli “aggressive” mirano ad ottenere il controllo della società e ristrutturarla partecipando attivamente al processo di ristrutturazione;
  • gli “active/no control” optano per una strategia attiva ma tramite l’assunzione di posizioni minoritarie;
  • i “passive” adottano strategie passive che seguono esclusivamente logiche di trading/speculative.

Dunque, focalizzandosi sulla prima tipologia di investitori, il Quaderno si articolerà nei seguenti punti principali:

  • la strategia di investimento adottata dal fondo, dalla scelta dell’impresa target al disinvestimento;
  • le problematiche relative alla valutazione delle società target;
  • l’analisi del mercato italiano del turnaround;
  • case study.

Pertanto, a contenuti di stampo più teorico volti a comprendere come e con quali strategie agiscono gli operatori specializzati nell’investimento in turnaround, si affiancano contenuti empirici per analizzare lo stato dell’arte del mercato italiano e per evidenziare, attraverso un caso concreto, i principali fenomeni individuati. Per meglio comprendere i principali aspetti circa il tema affrontato è stata condotta anche un’indagine sul campo tramite interviste rivolte al management dei fondi specializzati.

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