Gestione portafoglio
Quaderno AIAF
n. 117
Contrarian e Momentum: un’applicazione risk-adjusted
Acquista il quaderno
€ 15,00 Iva esclusa

Contrarian e Momentum: un’applicazione risk-adjusted

15.00

Informazioni aggiuntive

Argomenti

Gestione portafoglio

Anno

2004

Gruppo di lavoro Aiaf

Pietro De Rossi, (Coordinatore) Socio Aiaf dal 1985; BPU – Banche Popolari Unite Area Finanza, Responsabile Mercati e Portafoglio
Giuseppe D’Amico, Socio Aiaf dal 1998, CEFA(Certified Effas Financial Analyst); Analista tecnico c/o TraderMade- Research.com

Premessa

Il presente lavoro costituisce la naturale prosecuzione ed il necessario approfondimento di un precedente studio (cfr. nostro articolo pubblicato a pagina 45 della Rivista Aiaf n. 47 – Luglio 2003) che intendeva valutare l’efficacia nell’utilizzo pratico di due teorie dell’analisi tecnica nella gestione attiva di un portafoglio azionario, confrontando le stesse con una strategia di gestione passiva che, traducendosi nella semplice replica dell’indice di riferimento, è stato rappresentato dal benchmark.

Le due teorie prese in considerazione sono state la “Contrary opinion” ed il “Momentum”.

A solo scopo di richiamo ricordiamo quali sono i principi alla base di tali teorie:

  • Il principio della Contrary Opinion asserisce che quando la maggioranza degli operatori/investitori professionali, e non, concordano sul futuro andamento dei mercati finanziari, generalmente stanno sbagliando. In pratica, la teoria dell’opinione contraria sottolinea che quando il sentiment degli operatori risulta essere a favore di una sola direzione del mercato allora non potrà più esserci abbastanza forza (in acquisto o in vendita) per far proseguire il trend in atto.
  • La teoria denominata Momentum fa invece riferimento ad uno dei principi fondamentali della teoria di Dow:“Un trend è in atto fino a quando non risulta evidente un chiaro segnale di inversione di tendenza”. In pratica questa teoria ipotizza di seguire la tendenza in atto sul mercato fino a quando non diviene evidente un netto cambio di direzione.

Il benchmark utilizzato come riferimento è stato l’indice Eurostoxx50; per semplificare il lavoro d’indagine si è preso come riferimento la composizione dell’indice in vigore nel settembre 2002; allo stesso modo, per facilitare il calcolo del rendimento dei portafogli non si è tenuto conto degli eventuali dividendi distribuiti durante il periodo di detenzione dei titoli.

Si precisa che i portafogli sono costituiti da titoli equipesati, i rendimenti dei singoli portafogli sono calcolati come semplice media aritmetica e non esiste effetto capitalizzazione alla fine di ogni periodo di riferimento. Il periodo oggetto di studio va dal gennaio 1992 al dicembre 2002. Gli orizzonti temporali su cui si è condotto lo studio sono stati la settimana, il mese ed il trimestre solare (rispettivamente da ora definiti come breve, medio e lungo periodo). Brevemente qui di seguito richiameremo per sommi capi il funzionamento delle due teorie nelle pratica e le conclusioni a cui si era giunti.

 

 

Acquista il quaderno
€ 15,00 Iva esclusa
Altri quaderni