€15.00
Riclassificazione di bilancio
2003
Gruppo di lavoro Aiaf Teodoro Loverdos (Coordinatore) Franco Biscaretti di Ruffia Guido Cisternino Pierpaolo Grillo Valentino Monici Michele Rescigno Alfonso Scarano
INTRODUZIONE
Il progetto illustrato in queste pagine vuole rappresentare un primo passo verso la realizzazione di un disegno di più ampia portata suggerito ed auspicato dall’AIAF nel 1997. All’epoca, l’Associazione era stata invitata dalla Consob ad intervenire ad un Convegno avente come tema “La globalizzazione dei mercati e l’armonizzazione delle regole contabili”, tenutosi a Milano il 19 febbraio 1997 presso il Consiglio di Borsa, cui hanno partecipato, oltre all’AIAF, anche rappresentanti di Consob, Consiglio di Borsa, IASC, Assogestioni, Dottori Commercialisti, Assirevi, Assonime, Eni e Fiat.
Il tema specifico affidato all’AIAF riguardava “La necessità di un’informazione finanziaria armonizzata” e la soluzione proposta in tale sede dall’Associazione si discostava in parte dalle tendenze generali, tenendo in particolare considerazione le esigenze degli analisti finanziari.
Al Convegno, per motivi di tempo, l’allora Presidente dell’Associazione, Luciano Pichler, aveva letto una versione ridotta della relazione, redatta da un gruppo di lavoro costituito per l’occasione. In considerazione dei contenuti dell’intervento, si era peraltro ritenuto opportuno curare un’ampia diffusione tra gli Associati della versione integrale (che era stata allegata agli atti del Convegno) mediante la sua pubblicazione con il Quaderno n. 85, supplemento alla Rivista AIAF n. 23 del Luglio 1997.
Nel Quaderno erano state inoltre aggiunte due Appendici volte ad approfondire alcune problematiche prettamente tecniche, manifestatesi nel corso della redazione dell’intervento ma sviluppate successivamente allo stesso in considerazione della loro specificità, e precisamente un “Approfondimento tecnico delle problematiche connesse al trattamento delle plus/minusvalenze che emergono all’atto del realizzo di immobilizzazioni materiali relative all’attività istituzionale” e delle “Considerazioni in merito ad esperienze AIAF nell’ambito della statuizione di principi univoci (calcolo del Risultato rettificato secondo il metodo AIAF)”. Riteniamo opportuno riprendere, qui di seguito, alcuni punti di detto intervento.
Erano stati evidenziati, tra gli altri, due aspetti considerati fondamentali: la tempestività dell’informazione e la sua periodicità. Con riferimento alla tempestività dell’informazione, si auspicava lo scioglimento del nodo che legava il versamento delle imposte alla data di approvazione del bilancio, nodo che è stato nel frattempo sciolto avendo il legislatore stabilito un termine ultimo per il versamento delle imposte, uguale per tutte le Società ed indipendente dalla data di approvazione del bilancio.
Inoltre, con l’ausilio di Internet, le Società sono in grado di rendere disponibili i propri dati, a tutti e con celerità, non appena ufficialmente pubblicabili.
In merito alla periodicità, si auspicava l’introduzione di un’informativa anche trimestrale, come nel frattempo avvenuto. A questo punto sorge per l’analista finanziario un’ulteriore problematica: la fruibilità di tali dati. Essi vengono infatti resi disponibili in formato “pdf ” e quindi non immediatamente utilizzabili dall’analista.
Il presente progetto vuole quindi fornire una soluzione a tale problema. Per non appesantire eccessivamente l’impegno richiesto alle Società, si è ritenuto opportuno limitarsi per ora ai dati del bilancio civilistico / consolidato (Stato Patrimoniale e Conto Economico) nonché ad alcuni dei dettagli reperibili nella Nota Integrativa, considerati indispensabili per il lavoro dell’analista finanziario. Le motivazioni di tali richieste, con particolare riferimento a quelle non immediatamente percepibili da parte dei non addetti ai lavori, sono state illustrate nel paragrafo “6 – Dettagli richiesti”.
Vi sono infatti delle poste che non risultano evidenziate negli schemi di bilancio ma sono riportate nella Nota Integrativa ed il cui utilizzo viene ritenuto opportuno in un riclassificato al fine di una migliore comprensione dell’andamento della Società analizzata. Determinate poste, inoltre, possono essere soggette ad una differente riclassificazione a seconda dell’ottica in cui si pone chi esamina il bilancio e, quindi, degli obiettivi che si prefigge. Infatti, lo stesso analista, con in mano lo stesso bilancio, in due momenti successivi ed avendo due obiettivi differenti, potrebbe dover considerare alcune poste una volta ordinarie ed un’altra straordinarie.
Se l’analista finanziario persegue un’ottica “ristretta”, vale a dire vuole esaminare l’andamento della gestione tipica di un’azienda industriale, dovrà evidenziare la gestione ordinaria (cioè quella tipica, caratteristica) dell’azienda, eliminando qualsiasi accadimento non direttamente connesso alla produzione e vendita dei prodotti e/o dei servizi. Molto probabilmente considererà le aliquote ordinarie di ammortamento come rappresentative della vita utile delle immobilizzazioni materiali, rettificando tale posta dell’effetto degli ammortamenti anticipati.
Esaminerà separatamente la gestione finanziaria ed eventuali gestioni accessorie (come la gestione di un patrimonio immobiliare civile da parte di una società industriale). Considererà di conseguenza straordinarie determinate poste quali, ad esempio, le plus/minusvalenze derivanti dalla dismissione di immobilizzazioni tecniche. Se l’analista persegue invece un’ottica “allargata”, vale a dire vuole esaminare il business nel suo complesso, potrà considerare ordinari tutti gli accadimenti sia direttamente che indirettamente connessi alla produzione e alla vendita dei prodotti e/o dei servizi. Straordinari saranno solo accadimenti veramente eccezionali, quali potrebbero essere, ad esempio, terremoti, alluvioni, incendi.
Tutto ciò sino all’estrema sintesi rappresentata dal Risultato netto contabile di bilancio che, dando per acquisito che il bilancio in questione sia stato redatto secondo corretti principi contabili, rappresenta l’unico risultato atto a fornire informazioni (storiche) riguardo al surplus legalmente disponibile per una sua distribuzione e/o imputazione a riserve.
Sempre nell’ambito del proprio intervento al Convegno citato,AIAF auspicava l’armonizzazione delle regole contabili e la conseguente statuizione di principi contabili comuni, da adottare a livello internazionale, traguardo cui sembra ci si stia ultimamente avvicinando a grandi passi. Richiamava peraltro l’attenzione sul fatto che qualsiasi soluzione non è scevra da problematiche.A titolo esemplificativo si può citare la contrapposizione tra lo schema di riclassifica del Conto Economico “a valore aggiunto” e quello “a costo del venduto”.
Ognuno dei due schemi fornisce delle informazioni che l’altro non fornisce. Il concetto di “armonizzazione” implica attualmente, nel caso portato ad esempio, dover scegliere uno dei due schemi (o eventualmente un terzo) a scapito degli altri.
La decisione per uno schema, piuttosto che per un altro, porta sicuramente all’auspicata armonizzazione ma, per contro, fa perdere alcune delle possibili informazioni.“Armonizzare” non deve voler dire perdere parte dell’informativa. Lo stesso ragionamento vale anche, più in dettaglio, per la valorizzazione di singole poste.
L’intervento AIAF concludeva con un auspicio: che istituzioni pubbliche o private, oppure società di studi, provvedessero ad archiviare tutti i dati dei fascicoli di bilancio, di società sia nazionali che internazionali, per renderli disponibili ai potenziali utilizzatori su Internet e/o tramite CD-Rom.
In presente progetto vuole appunto rappresentare un primo passo, limitato nel numero di Società (per il momento le società industriali quotate sul mercato nazionale) e nel numero di dati, da realizzarsi con l’ausilio delle Società stesse.