Nell’attuale difficile contesto geopolitico, l’unione Europea sta attraversando un momento cruciale: da un lato, è necessario mantenere la leadership in materia di clima e dedicare investimenti per la decarbonizzazione, l’autonomia strategica e la competitività, dall’altro è emersa la necessità di una rinnovata attenzione verso la sicurezza da sostenere con investimenti concreti.
Nel nuovo rapporto pubblicato dall’Institute for Climate Economics (I4CE), gli investimenti per il clima registrano un significativo rallentamento della crescita e una dinamica che inverte una tendenza di forte crescita che si era registrata nel recente passato.
Nel 2023, gli investimenti per il clima nell’UE hanno raggiunto i 498 mld di euro, molto inferiore ai 842 mld di euro necessari in media ogni anno per raggiungere gli obiettivi climatici al 2030, ma anche le proiezioni del 2024 evidenziano un quadro complesso in cui emergono rischi di declino per settori chiave come l’energia eolica, la ristrutturazione edilizia e i veicoli elettrici. Crescono gli investimenti nel settore manifatturiero delle tecnologie pulite, ma la produzione degli impianti cleantech dell’UE non è sufficiente per soddisfare la domanda.
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