L’articolo pubblicato da ESMA prende spunto dalla rilevanza che una corretta comprensione degli impatti fisici del cambiamento climatico (ad es. rischi fisici climatici) assume, rispettivamente, per i gestori di fondi, allo scopo di identificare e gestire in anticipo i potenziali rischi derivanti dal cambiamento climatico, e per le autorità del settore finanziario per monitorare i rischi correlati al clima.
Secondo le analisi condotte il cambiamento climatico fisico genera indiscutibilmente un impatto economico che è stimato in una forbice compresa tra il 4% e il 18% del PIL globale entro il 2050 e la natura e l’entità dell’impatto dipendono fortemente dal settore aziendale considerato.
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